Spesso il traffico diretto in Google Analytics viene interpretato come traffico proveniente da utenti che già conoscono il brand. Concordiamo con questa definizione, ma la nostra visione, maturata in anni di campagne di marketing, è un pò più ampia. In questo articolo vedremo qual’è la nostra interpretazione del traffico diretto di Google Analytics 4 e come mantenerlo “pulito” e significativo.
Che cos’è il traffico diretto in Google Analytics
Partiamo da una definizione: cos’è, nella pratica, il traffico diretto? È il traffico generato dagli utenti che:
- digitano l’URL del sito direttamente nella barra degli indirizzi del browser;
- accedono al sito da un link tra i preferiti;
- aprono il sito da un link in un’email non tracciata o da un’applicazione di messaggistica.
Dal nostro punto di vista, il traffico diretto rappresenta la somma di tutti gli effort di marketing, online e offline. Gli utenti arrivano al tuo sito perché:
- hanno memorizzato il tuo dominio, sono utenti già ingaggiati;
- hanno sentito parlare del tuo sito da qualcuno;
- hanno visto un flyer o la sede fisica del business;
- un’amico manda loro un link via Whatsapp;
- si ricordano di un Ad vista nei social o in un giornale.
In tutti questi casi il traffico è diretto, la somma degli sforzi di marketing fatta in vari canali.
Mantenere affidabile il traffico diretto in Google Analytics [+ template bonus]
Tecnicamente, vengono identificate come dirette tutte le sessioni che iniziano senza un referrer all’interno del header HTTP. Ma in realtà queste visite non sono le uniche identificate come dirette, questo perché il referrer è un parametro delicato e possono verificarsi diverse condizioni che ne possono causare la cancellazione.
Se il nel tuo rapporto Analytics Acquisizione > Acquisizione traffico il tuo traffico diretto è in aumento rispetto ad altri canali che registrano calo, potrebbe significare che alcune sorgenti come social, mail o link in documenti vengono associate a diretto.
Per aumentare l’affidabilità dell’informazione sulla provenienza del traffico, a questo link puoi scaricare il template UTM che utilizziamo per taggare correttamente le campagne in GA4. Taggare le campagne con UTM significa aggiungere parametri specifici alle URL delle tue campagne di marketing per monitorare e analizzare il traffico proveniente da diverse fonti, mezzi e campagne in Google Analytics. Utilizzare i parametri UTM ti permette di identificare esattamente da dove proviene il traffico sul tuo sito e, di conseguenza, avere un canale diretto più “pulito” e affidabile.
Takeaway
Il traffico diretto non può essere considerato ciecamente affidabile. Ci sono alcuni metodi che aiutano a ridurre “l’inquinamento” del traffico diretto.
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C’è differenza fra sessione diretta o conversione diretta? Facciamo chiarezza
La principale fonte di confusione, quando si parla di traffico diretto, sta nella differenza fra l’identificazione della sorgente della sessione e l’assegnazione del credito di conversione.
Questi due processi avvengono in maniera completamente separata.
L’identificazione della sorgente viene definita da un’unica sessione (la durata di questa sessione viene definita dal timeout della sessione, 30 minuti di default); in figura, la prima sessione inizia da Organico e, entro 30 minuti, riceve delle visite dirette. Questa sessione viene attribuita all’organico.
L’assegnazione del credito di conversione, invece, può venire definita in più sessioni; in figura, nel giro di 6 mesi lo stesso utente torna due volte nel sito, la prima volta da organico la seconda da diretto. L’attribuzione della conversione può variare a seconda del modello. Attribuisce credito all’organico nel caso dei report sull’Acquisizione del traffico (attribuzione last click cross channel).
Takeaway
Abbiamo visto come identificazione della sessione e assegnazione del credito di conversione siano due procedure distinte.
Traffico “Non assegnato” vs “Diretto”
La sorgente di traffico “Non assegnato” non è da confondere con la sorgente “Diretto”. Non assegnato è una categoria che appare in Google Analytics quando la piattaforma non riesce a identificare la sorgente o il mezzo che ha portato un visitatore al tuo sito web o app. Ciò può accadere per vari motivi, tra cui problemi con l’implementazione del codice di tracciamento, l’assenza di parametri di tracciamento nelle URL o problemi nella segmentazione dei dati.
Se vedi un volume significativo di traffico proveniente da una sorgente “Unassigned”, potrebbe essere utile indagare per capire se ci sono problemi tecnici o di configurazione che impediscono a Google Analytics di attribuire correttamente il traffico alle relative sorgenti.